Il Centro "Italicus" in visita a Barbiana

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italicus barbiana1Il centro sociale Italicus si trova nella prima periferia di Bologna, ma l'impegno della maggioranza dei suoi abitanti ha impedito che, malgrado diffusi problemi economici, scolastici, sociali si trasformasse in zona degradata. A molti era chiaro che senza scolarizzazione e conoscenze, non era possibile migliorare le difficili e povere condizioni di vita causate dalla guerra.

Ancora più chiaro era la convinzione che TUTTI hanno il diritto di apprendere, studiare, di potere affrontare la vita con un buon bagaglio di conoscenze . Ferrea la certezza che  non esistono persone di serie A o di serie B..ma, offerti i giusti strumenti anche chi è economicamente povero può emergere e confrontarsi nella vita con chi nasce più fortunato.

Spinti da queste, per noi, certezze, il 23 Settembre siamo partiti a bordo di un piccolo pulmino( il luogo è impervio e adatto solo a mezzi piccoli) per conoscere da vicino la scuola di Barbiana e capire il miracolo del suo Grande Maestro.

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Ad accoglierci, in quella che fu la scuola di Don Lorenzo Milani, era presente un ex scolaro all'epoca ragazzino di montagna, analfabeta, addetto solo a accudire animali e nei campi, oggi persona adulta, pienamente inserita nella società impegnata, lampante dimostrazione dell'assunto che, date le possibilità tutti i ragazzi possono emergere.

Con la sua vita ha potuto dimostrare ciò che Don Milani affermava e cioè che anche coloro che nascono in povertà, se aiutate con lo studio e con la vicinanza di persone che credono fermamente nella uguaglianza, possono realizzarsi.

Tutti siamo stati molto colpiti dalla frase che questo ex allievo ci ha detto: sono state le nostre madri che prima di tutti hanno creduto in noi e hanno lottato perchè noi potessimo studiare e crearci un futuro più consapevole e giusto.

Per quasi due ore ci ha raccontato la loro difficile ma magica esperienza accompagnati da quel grande uomo che era Don Milani , morto giovane accanto ai suoi ragazzi ( perchè voleva che conoscessero la morte e la considerassero un seguito della vita ) e sepolto nel minuscolo 
cimitero accanto la scuola con l'abito sacerdotale e gli scarponi da montagna.

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Non è possibile scrivere ciò che questo ex scolaro ci ha raccontato ma possiamo dire che quando siamo usciti dalla piccola stanzette adibita da Don Milani a aula eravamo più ricchi nell'animo.

Credo che torneremo a farci contagiare da questo spirito di giustizia e uguaglianza e consigliamo a molti di raggiungere quello stupendo luogo di fratellanza.

Dea Melotti - Presidente Centro "Italicus"

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