Orti di Città per il bene comune: un'esperienza virtuosa

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orti150Aree ortive ANCeSCAO pioniere nella cittadinanza attiva. Il Comune di Bologna è stato fra i primi in Italia ad approvare un “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura e la rigenerazione dei Beni Comuni Urbani”.

Cosa cambia?
Molto, perché i cittadini, singoli o associati, possono intervenire per la cura e la rigenerazione di beni comuni, concordando con l’amministrazione le modalità di svolgimento delle opere. In pratica si traduce nell’impegnarsi in prima persona con tempo e lavoro, mentre l’amministrazione rimborsa le spese vive documentate.

Chi ne trae vantaggio?
Tutti, perché l’amministrazione risparmia in confronto alle spese che dovrebbe sostenere per affidare i lavori con le ordinarie procedure burocratiche e i cittadini possono risolvere velocemente molti problemi e/o migliorare la qualità del proprio ambiente, del territorio in cui vivono, della realtà in cui trascorrono parte del loro tempo.

E’ difficile metterlo in pratica?
Ci vuole un po’ di determinazione e pazienza per concludere insieme – Comune e cittadini attivi – come e cosa fare: ci vuole un progetto con cui proporre il patto di collaborazione, poi servono alcuni incontri fra le parti interessate, fino ad arrivare alla firma dell’accordo.

E adesso raccontiamo la nostra storia...

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Il Centro Montanari – dell’ANCeSCAO - cogliendo l’opportunità offerta da questo passo avanti nel rapporto fra associazioni e istituzioni, ha chiesto che i volontari ortolani potessero ripristinare valocemente i tubi di distribuzione acqua all’area ortiva Caserme Rosse di via Saliceto, anziché aspettare che se ne occupasse il settore Lavori Pubblici del Comune.
Infatti questi 50 orti, alimentati da tubazioni che partono dal contatore principale posto nell’adiacente area verde comunale, nel settembre 2015 sono rimasti senz’acqua a causa di una rottura a pochi metri dal contatore. Una prima riparazione venne fatta da un gruppo di ortolani con tanta buona volontà. Poco dopo però si è verificata un’altra rottura della tubazione vicino al contatore, per cui è stato necessario interrompere nuovamente l’erogazione. E gli orti non possono rimanere senz’acqua: la terra ha i suoi tempi!

A questo punto si è proposto un PATTO DI CITTADINANZA ATTIVA, con cui – preventivo alla mano - si è chiesto di rimborsare il materiale occorrente (tubi, manicotti, pozzetti),
esclusa la mano d’opera, prestata con la dovuta competenza dai volontari degli Orti Caserme Rosse del Centro Montanari.
Così si è sottoscritto un accordo molto importante.

Finalmente arriviamo al lieto fine
: orti forniti di nuove tubazioni, ortolani gratificati per il loro impegno, le parti istituzionali interessate soddisfatte per risultato e risparmio.
Ed è solo l’inizio…. Ne stiamo già portando avanti un altro ancora più consistente per l’area ortiva Mandrioli.
ALLA PROSSIMA!

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