Il Centro Montanari fa Festa di Primavera e Festa di Comunità

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montanari primavera 150Quando la festa di un centro ANCeSCAO è festa della comunità ovvero...Quest’anno il Centro Montanari di Bologna ha voluto realizzare la tradizionale festa di primavera nel giardino Zucca – dal 30 aprile al 2 giugno 2015 - coinvolgendo il maggior numero possibile di associazioni, comitati, organizzazioni che operano sul territorio per il bene comune.


Come?

Si è partiti con un incontro fra le molte realtà con cui il centro collabora durante l’anno e insieme è stato deciso un programma con appuntamenti organizzati da ciascun partecipante. 
C’è stata una grande festa di apertura  il 30 aprile battezzata “Mettiamoci in mostra”, durante la quale, alla presenza del Sindaco di Bologna Virginio Merola, del presidente del Quartiere Navile Daniele Ara e del presidente il Coordinamento Provinciale ANCeSCAO Paolo Bernagozzi, ogni gruppo ha dimostrato con parole, azioni, cartelli, materiale illustrativo, che cosa fa per migliorare la qualità di vita dei concittadini: il Comitato “Mettiamo in Moto la Zucca” ha raccontato il miglioramento progressivo dell’omonimo giardino preso in cura dai genitori di bambini 
frequentanti il parco;  i membri dell’Associazione “Casaralta Che Si Muove”  hanno indossato cartelli con la storia del grande impegno per impedire il degrado del territorio, aumentando gli 
spazi verdi, gli arredi urbani, il recupero delle aree industriali dismesse; l’ARAD  ha spiegato il suo lavoro di prevenzione, sensibilizzazione, cura delle demenze senili;  le Sorelle Infermiere della Croce Rossa hanno dato dimostrazione del servizio prestato settimanalmente presso il centro di misurazione pressione e glicemia, l’ASSOMIN - intorno alla quale si raccoglie buona parte della numerosa comunità cinese presente in zona Bolognina – ha donato grandi fogli con la traduzione in cinese dei nomi di chi lo desiderava, oltre ad esibire simpatici cori di bambini e danze con ragazze in costume tradizionale e ventagli decorati.

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Insomma, un successo?

Sì, davvero una giornata ben riuscita. Tanto che l’Assessore Matteo Lepore, forse  incuriosito dalla presentazione ufficiale del programma della Festa nella conferenza stampa tenutasi all’ufficio stampa del Comune di Bologna pochi giorni prima dell’inizio, inaspettatamente è arrivato e ha poi pubblicato sul suo Blog le foto scattate con il titolo “Bolognina cantiere dell’anima”.

Che significato si può dare a questo commento?

E’ semplice:  l’iniziativa è stata la prova che quando ci si vuol conoscere meglio possono nascere momenti sereni  che aprono il cuore, fanno condividere il meglio di tutti, danno fiducia nel futuro e soprattutto evidenziano quanto siano più le cose che uniscono di quelle che dividono. In questo senso il commento racchiude una realtà che il Quartiere Navile sta vivendo giorno dopo giorno, attraverso l’impegno continuo di istituzioni e associazioni per superare le difficoltà che tante culture ed etnie diverse presenti sul medesimo territorio portano inevitabilmente. Insomma un cantiere, dove mattone dopo mattone si fa crescere un luogo di largo respiro, anzichè una gabbia di diffidenza.

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Il Centro ha un ruolo importante in questo processo?

Il Centro Montanari pone in primo piano l’obiettivo della socializzazione, sia fra i senior, sia fra le diverse generazioni, sia fra le differenti culture. Proprio per questo all’interno della Festa, in accordo con il presidente del Quartiere – con cui c’è piena sintonia – si è tenuto un coraggioso incontro pubblico sul possibile dialogo interreligioso, a cui hanno partecipato il responsabile della Comunità Islamica di Bologna e il Direttore dell’Istituto Salesiani di Bologna.   

Un altro obiettivo strategico  del centro è creare una solida rete di collaborazione continua  con tutti i gruppi organizzati  del  territorio e oltre, per  costruire progetti  finalizzati alla conoscenza , alla memoria, al recupero di valori comuni, fondamentali per ogni sviluppo civile.  E questo è certamente anche un obiettivo di tutta la nostra organizzazione ANCeSCAO ai vari livelli.

Allora si è trattato di una Festa di Primavera proiettata ancora una volta verso l’impegno sociale?

Certamente, anche se ogni pomeriggio c’erano  intrattenimenti per bambini quali fiabe animate, burattini, trucca bimbi ed ogni sera canti, balli, spettacoli e giochi per adulti. 

Oltretutto durante la festa, sabato 23 maggio, 100 soci del Centro CDABUSCATE, a cui è stata organizzata la visita della città, hanno pranzato con noi, sono stati accompagnati al Museo di 
Ustica, sono saliti col trenino al colle di San Luca…  e poi… crescentine a volontà!

Buonissimeeeee!

Laila Dell’Erba

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